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Le origini della matematica
Per comprendere la nascita dell'idea del numero, entità astratta che va oltre la realtà fisica degli oggetti, bisogna innanzitutto osservare le "basi biologiche" della matematica, per poi ipotizzare che abbia avuto origine con la nascita delle attività di pastorizia e agricoltura. Tra i primi metodi per contare, fondamentale fu l'uso delle dita delle mani e dei piedi, che dette origine alla prime basi di riporto. Molti popoli antichi, servendosi di lettere, lineette o grafie varie, idearono i simboli numerici, tra i quali dobbiamo riconoscere particolare importanza allo zero, indispensabile per la numerazione araba. Circa 5000 anni fa, i Sumeri svilupparono la matematica per lo studio degli astri, la misura del tempo e il commercio. I Babilonesi, circa 3500 anni fa, approfondirono lo studio della geometria per vincere le inondazioni, incanalare le piene e creare meravigliose architetture. Ai popoli della Mesopotamia, specialmente ai Caldei, dobbiamo riconoscere accurati studi astronomici. Anche Indiani, Cinesi e Maya dettero ampio sviluppo alla matematica: le fonti storiche ci mostrano quindi che la matematica si è evoluta in modo originale e spesso avanzato in ogni popolo, invitandoci così ad abbandonare infondate convinzioni sull'origine della matematica.