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La civiltà sumerica

Nel 6000 a.C. i Sumeri abitavano le pianure meridionali della "Mezzaluna fertile" (vedi figura in basso): erano terre paludose circondate da deserti inospitali, che i Sumeri riuscirono a bonificare ed a rendere produttive, attraverso canali che costruirono e l'aratro che inventarono. Cominciarono a disporre di grandi quantità di cibo: quello in eccesso veniva depositato in città, nei templi, per poi ridistribuirlo agli altri lavoratori urbani. Carovane di mercanti viaggiavano ogni anno per scambiare i prodotti di Sumer con beni che in Mesopotamia non si trovavano. I Sumeri, per esigenze di commercio, inventarono la scrittura e fondarono delle scuole per formare gli scriba. Nel 3100 a.C. la Mesopotamia meridionale era la regione più sviluppata del mondo. Nel 2000 a.C. iniziò il fenomeno della salinizzazione, cioè il sale dei fiumi, a lungo andare, cominciò a rendere il terreno improduttivo: ne conseguì che, due secoli dopo, cominciò l'abbandono di Sumer. Si svilupparono altri regni, che ereditarono dai Sumeri la scrittura, l'organizzazione urbana e i miti.



(Fonte: Le storie del mondo ~ Antonio Brusa ~ Ed. scolastiche B. Mondadori)