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La numerazione romana
I Romani rappresentavano i numeri con grafie e supporti diversi a seconda del periodo storico di riferimento. All'inizio le lettere dell'alfabeto usate come simboli numerici venivano disegnate semplicemente per terra, sulla sabbia o sulla polvere, con un bastoncino; successivamente passarono all'uso di tavolette ricoperte di sabbia; più tardi la sabbia venne sostituita dalla cera e le lettere venivano incise con un ferro appuntito chiamato "stilo". Quanto segue si riferisce all'epoca della Roma classica e imperiale (I sec. a.C. ~ III sec. d.C.). |
I = uno
V = cinque
X = dieci
C = cento
D = cinquecento
M = mille
Per fare i calcoli usavano alcuni sassolini, infilati nelle scanalature di un abaco, che in latino si chiamavano "calcoli".