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La teoria dei giochi
Il calcolo combinatorio, nei suoi sviluppi moderni, è sfociato nella teoria dei giochi, che ha avuto una triste applicazione militare, nel corso della seconda guerra mondiale. Questa teoria sorse nel 1943 per opera di J. von Neumann e O. Morgestern ed è un'analisi del comportamento individuale o collettivo in condizione di conflitto di interessi. Nei giochi classici (scacchi, poker, bridge, ecc.), ogni partecipante conosce i comportamenti possibili, le corrispondenti conseguenze e i propri obiettivi ed è quindi obbligato ad analizzare ogni possibile situazione generata dagli interessi contrastanti dei giocatori. In base a questa analisi, è possibile fissare i comportamenti ottimi per ciascun individuo e stabilire il "compenso" (positivo o negativo), che spetta ad ogni partecipante. Questa teoria è legata ad altre di ordine economico-sociale, quali, ad esempio, la programmazione lineare, la teoria delle decisioni statistiche, la pianificazione lineare, la scienza direttiva, ecc.. |