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Archimede di Siracusa
Nell'ambito dell'idrostatica, egli enunciò il celebre principio (detto, appunto, principio di Archimede) secondo il quale un corpo immerso in un fluido è sottoposto a una spinta verso l'alto pari al peso del fluido spostato. Ad esempio, osservando la figura in basso si nota che il peso dell'alluminio in acqua è minore di quello misurato in aria, di una quantità pari al peso dell'acqua spostata (1). Essendo la densità del legno minore di quella dell'acqua, un blocchetto di legno subisce una spinta di intensità superiore al suo peso; esso quindi galleggia emergendo di una porzione tale che il peso dell'acqua spostata sia pari a quello del blocchetto (2).
Archimede trascorse la maggior parte della sua vita in Sicilia, a Siracusa e
nei dintorni, dedicandosi interamente alla ricerca e agli esperimenti. A lui
si devono numerosi geniali dispositivi meccanici utilizzati dai soldati e macchine
da guerra: tra queste sono da citare la catapulta e un sistema di specchi ("specchi
ustori"), probabilmente leggendario, usato per concentrare i raggi solari
sulle navi degli invasori e incendiarle.